Music Oddity?

Sono anni che scrivo blog. Li apro e poi rimangono lì nell’etere. Perché questa volta dovrebbe essere diverso? Beh, a parte il fatto che se ormai il blogger è diventato un “mestiere”, a cui dare addirittura una definizione, perché non dovrei riprendere le redini della tastiera e diventarlo anche io?
In testa ho talmente tante cose da dire che non so da dove cominciare.
Potrei farlo ammettendo che onestamente nella vita ho preso decisioni sbagliate che mi hanno portato a non fare quello che avrei voluto nella vita, ovvero la scrittrice/giornalista.
Forse la famosa Delorean di Ritorno al Futuro mi risolverebbe tanti problemi, o forse, come insegna Doc Brown, non bisogna cambiare il passato perché ogni cambiamento avrebbe ripercussioni sul futuro di ognuno di noi e di chi ci sta intorno. Ma chi non ha mai sognato di tornare indietro e fare scelte diverse? Anche solo per vedere cosa sarebbe successo se…
In 5a elementare l’esaminatrice volle fotocopiare il mio tema di esame, perché ne era rimasta entusiasta. ” Questa bimba è piena di fantasia e di cose da dire!”. Lo ricordo ancora adesso con orgoglio. Certo ero solo alle elementari. Più tardi avrei buttato giù le mie poesie, che rimangono scritte in qualche vecchio quaderno. Avrei voluto (e potuto) frequentare il Liceo Scientifico, proseguire con la Facoltà di Scienze della Comunicazione e poi chissà? Magari sarei ugualmente una casalinga precaria e una orgogliosa moglie e mamma.
Ma sempre per citare il caro buon Doc Brown:

“Il vostro futuro non è scritto, il futuro di nessuno è scritto, il futuro è come ve lo creerete voi perciò createvelo buono!”

E quindi cominciamo a crearlo.
Così da oggi nasce “Layla & The Music Oddity”, un blog che non vuole insegnare niente a nessuno, che sarà pieno di imperfezioni e probabilmente non piacerà a tutti, ma stabilisce la mia rinascita e unisce le mie più grandi passioni, la musica e la scrittura.
Layla è il nickname che uso da sempre. I cultori di Eric Clapton la staranno canticchiando da quando hanno letto il titolo, ma non è lì che trova le sue origini, bensì in un b-side del 1994 dei KoRn, gruppo americano di genere nu-metal/crossover in voga appunto a partire dagli anni ’90 e tuttora in attività. Nacque per gioco, semplicemente per cercare tra i miei gruppi preferiti un nome di donna da usare sul web che mi permettesse l’anonimato.
Music Oddity. Anche qui, gli intenditori capiranno che è il mio personale tributo a colui che ritengo una delle più grandi star di tutti i tempi, David Bowie, e alla sua meravigliosa Space Oddity (1969), talmente grande da essere attualissima e il cui titolo non è altro che un gioco di parole con A Space Odyssey (Odissea nello spazio, film del 1968 di Stanley Kubrick).
Music Oddity, letteralmente “le stranezze della musica”. Non è necessario cercarle nei meandri più remoti di chissà quale collezione, ma semplicemente nelle canzoni che amiamo, che hanno fatto la storia o che più semplicemente sono diventate dei punti di interesse sulle mappe della nostra vita, perché sono riuscite a toccarci nel profondo.
Un grazie già da ora a coloro che mi leggeranno.
Benvenuti.

David Bowie – Space Oddity (odd version)

David Bowie – Space Oddity (official version)

 

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